mercoledì 2 marzo 2011

S come Sesso


Prologo:
Alla soglia di quasi 30 anni credo si possa parlare di determinati argomenti, anche a "luci rosse".
Noi giovani easy di Torino ci definiamo abbastanza libertini e non abbiamo paura a toccare determinati punti hot, tuttavia c'è un luogo che per me è sempre stato un po' tabù : il sexy shop!
a) cosa me ne faccio?
b) ma che vergogna!!!
c) io ste cose non le voglio perchè lo faccio solo col mio fidanzato,l'atto d'amore, e in quanto tale non necessito di accessori "esterni".
d) se la Suor Sempronia sapesse che volgo anche solo il mio pensiero a quei satanici ambienti mi fulminerebbe con lo sguardo, e io a Suor Sempronia sono legata un sacco e mai vorrei darle un dispiacere.
E' capitato tuttavia , una volta, che la curiosità sia prevalsa sul mio buon giudizio, e che in fondo il fidanzato ce l'avevo, è vero, (grande storia d'amore,finita con me al telefono che chiedevo a mia madre di parlarmi dopo perchè ci stavamo lasciando..), ma che una sbirciatina..perchè no?


Torino qualche anno fa,forse tre anni fa..

Mi ricordo che erano le 12.15 e avevo già il cappotto adosso e un piede fuori dalla porta dello studio, quando un urlo di giubilo mi perforò un timpano:una delle seguaci di mio padre era riuscita a ricavare una massima di una sentenza(introvabile) sul famoso sito foro.it . Sentenza pubblicata per intero,però, nella biblioteca del consiglio dell’ordine in via corte d’appello..
-Titti hai voglia di andare a cercarla tu?
(volentieri!)
Così sono dovuta uscire e sono tornata alle 2 a casa! Furiosa.
Nel mentre,fra l'arrivare in biblioteca,cercare,visionare,stampare e tornare, ho avuto tempo per pensare. Pensare a tutte le parole che cominciavano per "S":
Scuola,Santo,Salvatore,Seguace,Sincerità,Solitudine,Sinusite,Scalpore,Sobrietà..e poi..e poi nulla, camminando per via Po mi sono ritrovata davanti a un negozio che vende cose strane,come un Sexy Shop(qua di S addirittura 2!).. e quindi velocissima non ho manco dato un 'occhiata,e quasi infastidita l'ho superato stizzita...che Suor Sempronia sia sempre fiera di me!
Tornando a casa l'ho raccontato a Giulia,la mia grande amica che ha fatto il master a miami di un anno al Delano e che si è innamorata di un dj austriaco, e lei, invece di darmi man forte, mi ha risposto di trovarmi in corso regina Margherita al num x alle 16.00,che avevo bisogno di una "raddrizzata".
La raddrizzata delle 16.00 era il perlustrare da capo a fondo  un sexy shop!
A parte il fatto che mi vergognavo da matti, ( infatti appena entrata ho subito precisato che cercavamo un regalo per un’amica..) e poi mi sembrava tutto così esagerato. Se esistono, chiaramente, ci saranno persone che apprezzano, per l'amor del cielo.. che siano utili al 100% ne ho il dubbio..tuttavia non ho aperto bocca,il maestro non ero io!
Giulia continuava a prendermi in giro. E a ogni "articolo" che trovava sullo scaffale mi urlava di andare  a vedere.
Abbiamo toccato il culmine mentre stavo parlando con la gentile signorina della cassa.
Gi: Titti titti, guarda che bello, tutto colorato. E si muove così velocemente.. deve essere appena arrivato dall’America. Ah scusa stai chiedendo per  le palline(e mi strizza l'occhiolino)? Mmm non te le consiglio. Non fanno niente. Dai ma non fare la finta casta, compratene uno!
Era una melanzana (tipo) lunga penso un metro di colore viola,e si muoveva (tipo) spazzolino elettrico.
Io: (volevo sotterarmi con quel robo gigante in mano)  No, dai Giulia,maledizione,posa l"accessorio" e usciamo! Non saprei neanche che uso farne.
Giulia mi guarda e mi sorride. Poi si volta verso la cassiera.
Gi: Allora lo prendiamo. La storia del regalo che le ha detto la mia amica prima è falsa..ma credo che di finte caste ne abbia già viste e sentite di ogni..
Io ero letteralmente mortificata. Non sentivo manco più la salivazione.
79 euro. Più le pile. = 85 euro. (te pareva!)
Siamo uscite dal negozio con l'  "ortaggio" viola,( tipo )spada di re artù in mano, e mi ci mancava solo più che si illuminasse ed emettesse rumori o boati, cosa per altro che mi aspettavo!
Non ci stava neanche in borsa, e io di giorno non giro con la pochette, di norma!
Io: Ma Giulia, scusa, cosa me ne faccio?(a quel punto ero davvero scocciata!)
Gi: Vuoi un disegno?
Io: No grazie. Ma veramente, non posso portarmelo in casa, hai presente mia madre? Solo a vederlo le prende un collasso! Povera donna, ha anche una certa..(ho provato a puntare sulla pietà nei confronti del genitore ormai non più giovane e vecchio stampo,ma nulla!)
Gi: Bè, ma dille la verità. Tu secondo me sei troppo abituata ai cliché del 1800, devi essere più libertina. Il mondo va avanti, si evolve. E comunque, se non puoi farlo vedere, nascondilo in cassaforte in camera tua, no?
Io: Ma Giulia, non ci sta neanche!!! È lungo un metro!!
Risultato?
Ho fatto un bel pacchetto regalo. E Allegra lo scorso Natale si è ritrovata un bell' ortaggio(tipo) sotto l’albero.
L' unico problema era che, solitamente, è tradizione per casa Andreis aprire i regali assieme all'intera famiglia, il 25 mattina, nonni compresi.
Mi è arrivato un messaggio :
-IO TI AMMAZZO.

Risposta mia: Colpa di Giulia,e Buon Natale! (avrei voluto aggiungere "enjoy", poi ho temuto una bomba sotto le mie finestre,e ho evitato..)

Bisogna sempre scaricare i fardelli sugli altri. Soprattutto se, effettivamente, non è stato tutto merito nostro, e nella situazione si è inciampato per errore...

Tua Titti.
   

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