mercoledì 6 aprile 2011

Catarsi time

Ci sono momenti , periodi, fasi,insomma chiamali come vuoi ,in cui ogni ragazza /donna decide cosa volere dal futuro. Io purtroppo, questo geniale pensiero, non ho ancora avuto il piacere di crearlo nella mia mente.
Perché ti dirò ,sono titubante. Sì , e non è per il fatto che sta famosa laurea che millanto ogni santo giorno di prendere è ancora un faro nel porto di capo Horn mentre io mi ritrovo al blue marlin di Ibiza(posto meraviglioso..se capita ,andateci…), e non è perché il signor Darcy, che sicuramente diventerà mio marito, non lo sa ancora, no.  Ma ad oggi giorno una giovane come fa a sognare facendo finta di non vedere la realtà?
Mi confesserò.
Le ragazze a cui anelo di più sono le finte madame ( e specifico , non quelle che la fortuna l’hanno trovata nel conto in banca del marito, ma in quello del papi..è diverso!). Le adoro. Sono quelle come la cugi maggiore che anni fa ogni 2 per 3 mi diceva” ma goditela Titti, sei giovane, bella..divertiti..” e io rosicavo. Non perché non sapessi far festa, intendiamoci ,ma perché mentre me lo diceva aveva nel suo tono un non so che di sarcastico ,fastidioso da matti. E certo, me lo diceva lei ,con sto brillante al dito più grande di un televisore 50 pollici  e con gli operai che la chiamavano per avere ragguagli sull’appartamento da mille e una notte in piazza San Carlo . Ma lei si sentiva tanto stanca e avrebbe tanto voluto essere me quella notte e andare in discoteca a bere vodka lemon.
Titti , sposati il più tardi possibile”.
Allora o sei scema o mi prendi in giro? 
Voglio dire, era da anni che ti sparavi cene su cene, con gente proveniente da tutto il mondo, per riuscire ad accalappiarti una figura umana di bell’aspetto e di genere maschile e adesso mi fai sta scenetta?
Io vorrei sapere quale ragazza a 27 anni ha ancora voglia di sfasciarsi in un locale e trovare gai cesti d’amore che d’amore non sono… tanto per dirtene una.
E io zitta, annuivo e le davo credito. Poi tornando a casa ci riflettevo su. Perché quella è una furba, e il dubbio me lo metteva : magari è vero ,anche lei vorrebbe gonfiarsi d’alcol come farò io fra poco...
C’è solo un particolare che mi è sfuggito, ad oggi è felice?
Dunque:sposarsi, si è sposata. Due figli li ha fatti ,ma odia suo marito. E difatti si ritrova a Puntacana con l’animatore. Però incredibile, tutto questo la rende sempre chic e vincente. Ma come fa?
E quindi ti dirò, questa opzione la avanzerei. Non diventerò una madamina”en vogue” che passeggia alle 10 del mattino al Valentino con la cameriera,cameriera a cui dopo un’ora lascerei la pupa , giacchè non ci si porta in giro la colf a caso..e non andrò dal parrucchiere a spuntarmi i capelli ( occhio , non dite mai che andate a rifarvi il colore..fa un po’ così..”della bassa”…), e poi a saccheggiare qualche felice boutique che stenderebbe tappeti d’oro al mio ingresso. Enno, ci rinuncerò. Perché il peso del marito nerd che torna a casa alla sera a cui dovrei fare le feste, come  i cani, sarebbe un prezzo troppo alto.
Potrei allora optare per la donna in carriera. Tutta sul lavoro. Poco tempo per la famiglia , poco per sé stessa e tanto per i soldi. Tuttavia in questo caso avrei una certezza fissa : le corna. Che detto fra noi,è il mio peggiore incubo. Bè, se una arriva alla sera e poveretta ha lavorato come una dannata per 16 ore..come fa ancora a trovare le forze per  soddisfare le voglie del suo sposo? E poi i bambini.. che  ne hanno sempre una.. meglio lasciarli dai nonni. Meglio ancora se dai suoceri. Preserviamo la salute dei nostri amati genitori.
Oppure, divertentissima è la famiglia americana. Quella dei telefilm. Il padre che chiama il figlio “ campione” e la moglie “baby”.. loro sono un po’ al verde di norma, però si amano tanto. E la coppia resta unita. Odierei solo sto giorno del ringraziamento che proprio non mi piace e non lo sento. Un ‘ammucchiata di parentame che si ritrova per magnare il cappone o quello che è…
Non prendo in considerazione , e qua te lo giuro, la famiglia old style. Moglie muta, marito maschilista. Di esempi ne avrei a bizzeffe , ma evito, perché questi battono ogni record di tristezza.
Poi ci sarebbe ancora la variabile del marito che di cognome fa Onassis.. e questa è bella però:
A) Lui non c’è mai.
B)Hai il conto in comune,perché a quei livelli che tu sia un’accattona non è rilevante,
C) E boh...ti fai una gran vita.
Salvo poi innamorarti sistematicamente del barista che non ha un soldo e cadere in crisi mistica. Lì che fai? Mollo il wally 52 metri e mi pinzo il poveraccio o sacrifico il sentimento d'amore  per il "piccolo fiammiferaio" e resto sparapanzata  sul lettino della villa a a St Tropez ?
La signora che ha scelto questo stile di vita ovviamente la pensa così,altrimenti avrebbe congetturato ,per il suo cuore, un’opzione un po’ più nobile…
E quindi mi ritrovo qua, a scriverti queste riflessioni ,e tu definiscile luoghi comuni, tuttavia quando la tua amica ti chiamerà per dirti che il primario in ospedale con cui lavora è un figo spaziale e tuo marito sembra mr Bean.. non dire poi che non è la realtà!
E io?
Io non sarò Leopardi che guarda in alto la notte e urla “ a che fare tante facelle nel cielo?”.. però quando ho visto "amore e psiche " del Canova mi sono emozionata; per cui lasciatemi in questo mio mondo,in cui immagino il giorno del matrimonio il desiderio più grande e  le due parole “ti amo”  di  un valore inestimabile.

Tua titti

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