martedì 27 settembre 2011

Il mazzolin

Respirare profondamente,1-2-3,inspira,espira,inspira,espira…
Ok rifacciamolo,forza ,ok,benissimo…calma e sangue freddo!
Lezione di non-so-che?
No, è la reazione di quando arrivi in studio e ti ritrovi un mazzo di fiori sulla scrivania e sai che NON saranno per te..e anzi sai che quello significa che stamattina oltre ad andare alle poste dovrai pure rcapitare quel simpatico omaggio non si sa bene dove…”almeno non correrai il rischio di rimanere chiusa in ascensore come ieri!|( guardare sempre il lato positivo!)”…
Invece…mentre mi avvicino leggo sul bigliettino “Gentile signorina Vittoria Benedetti..”..
Sempre più sconsolata immagino già che sia o la nonna o la zia o il bisavolo che hanno saputo di questo mio momento “particolare” e vogliono farmi capire che loro ci saranno sempre… e così rasentiamo proprio il fondo : la tenerezza dei parenti!
E quando il parente ti abbraccia e ti dice che sei una persona stupenda, che chi ti fa del male vuol dire che non ti merita.. tu come cavolo ti senti???
Minimo vorresti sotterrarti e urlare al mondo intero : ma mi lasciate in pace per una santa volta???
“ Cara Titti, ti chiedo scusa per tutto. Non mi sono reso conto del mio essere insensibile e di chi avessi di fronte. Non so bene ciò che voglio, però ti chiedo la possibilità di non perderti, almeno come amica e poi chissà…
Buona giornata.
Il tuo signor Darcy ( lo so che mi chiami così!) “.
Il finale è oserei dire : fantastico! Un colpo di scena incredibile! Una bassezza del genere, manco il più deficiente uomo che esista sulla terra riuscirebbe ad arrivare a tanto! Lui che lascia trapelare la possibilità che forse un giorno ce la potresti fare, che forse la dea fortuna da cieca decide di farsi l’operazione col laser e magicamente ti vede! Grazie, grazie mille, sono commossa..anzi,
sono svenuta!
Giuro. Mani gelide, vista appannata e gambe che hanno ceduto in meno di tre secondi.
Mi risveglio tra le braccia di una seguace( mmm che meraviglia!) e con papà che mi guarda preoccupatissimo!
Figuriamoci in studio, l’equipe al completo pronta a chiamare una neuro perché la causa del mio malessssssere era dettata ssssicuramente dal fatto che non mangio più come un essere umano . ( la verità era chiaramente che ste cretine non vedono l’ora di farmi fuori..ma prima di farcela non sanno che per me ci vuole ben altro…!)
La chance era solo una : scena madre.
“ oh papà, che gioia! Darcy mi ha mandato i fiori , guarda che carino…( tanto in studio,amici e nemici sono tutti consapevoli delle mie tragedie sentimentali..)..”
Non finisco manco la frase che mio padre se n’era già andato. A sto giro la mia piece teatrale non aveva funzionato.
E mo’ ? che me ne faccio delle orchidee misto rose?
Viola è furiosa. Se non fosse che è a milano quei fiori li avrebbe bruciati sotto casa di quel disgraziato … perché uno come questo soggetto  è sicuramente unico nel suo essere stronzo.
In effetti avevamo già preso in considerazione le varie categorie di uomini… e anche dello stronzo , sia quello cesso che quello figo. Ma quello così cattivo effettivamente no.
Ma come si fa  a essere così ?
“E’ ovvio che non gli importi nulla né della tua  amicizia né di altro.. lui vuole solo salvarsi la faccia. Conosci troppe persone, lo sputtaneresti… svegliatiii Titti! Ti tiene buona..sei simpatica, brillante , allegra..why not?”
Risultato?
Occhiali neri per non far vedere a nessuno il rossore che stava inquietando il mio sguardo.. sono scesa in strada, io e il mio mazzo di fiori ,e con violenza l’ho scaraventato nel primo bidone che ho incontrato.
Viola ha voluto che le mandassi un mms intitolato : “ciao ciao mazzolin” per paura di entrare un giorno in camera mia e trovare inquadrati su un muro le maledette orchidee a mo’ di cimelio..e soddisfatta mi ha risposto con un’emoticon che cantava con un microfono… e domani sfascio il patuscino con il mio cavallo di battaglia.. “You walked into the party like you were walking onto a yacht ..Your hat strategically dipped below one eye ...Your scarf it was apricot ...”( mai canzone più azzeccata..!)
Rimboccata le maniche ho cominciato a leggere  gli atti che mi erano stati assegnati. Di fianco c’era ancora il vaso che qualcuno mi aveva lasciato per i fiori. L’ho guardato, e pazienza, prima o poi qualcuno che ne valga davvero la pena mi manderà dei girasoli che sono peraltro i miei preferiti. E allora sì che la mia scrivania assumerà un aspetto più allegro. Amen.
Tua Titti




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