lunedì 2 aprile 2012

Il rimanda dis/piaceri


Vedere Tom,anche solo dietro a uno schermo per due ore, è stato piuttosto appagante...

Doveva essere un we tranquillo, in pieno relax,solo Ginevra e io,io e Ginevra. Nulla, nemmeno l’alcol era in programma, nemmeno un goccio di succo d’anas, nulla, se non tanta acqua e pure solo naturale. L’avevo giurato e spergiurato in macchina mentre sbraitavo contro il mondo e gli  uomini, un classico mio recitato ad arte nella prima parte dei viaggi, quando l’autostrada ti da il benvenuto e ti dice “ grande, vieni a pagarmi un bel pedaggio,e se hai il telepass non sentirai dolore(se non a fine mese, ma va bè!)”, e il dazio è la chiave per la porta della felicità, che per noi torinesi è il mare. Perché il Po sarà un gran bella invenzione, e i ponti di crimea&gran madre saranno superbi al tramonto mentre fai running, ma il mare, oh sì il mare è tutt’ altra storia. E Savona,che per l’amor del cielo non è Amalfi, ha comunque un suo perchè,soprattutto quando sbuchi dall’ultima curva e piccolina in fondo vedi un macchiolina blu,e allora lì puoi cominciare a sognare. Chiudi gli occhi(in senso metaforico ovviamente,perché tu stai guidando..),abbassi il finestrino e respiri un’aria tutta diversa… Sì ok,sembra adesso che non abbia mai visto il mare, ma si sa, noi del capricorno siamo dei gran romantici e colorare un po’ le nostre emozioni non credo faccia male.
E così,tornando alle mie promesse e al mio we ero, in quel tratto savona-finale, felice. Oh sì che lo ero, ma proprio tanto, e poi?
E poi è successo che ho cominciato a infrangere la prima promessa a tavola, perché un buon rosè, non il bicchiere, ma direttamente la bottiglia , era da assaggiare. E diciamo, anche, che Ginevra non è quella che riesce a dirmi quel NO deciso “alla Viola”, e quel suo  sguardo severo,con durata massima 5 secondi,  si trasforma impertinente  in un gesto verso il cameriere e nella domanda “ minuty non l’avete vero?”
E a quel punto ho cominciato a mettere una prima crocetta "prova non superata" sul NO-ALCOL. Poi avrei dovuto ordinare i gamberoni alla griglia, ma alla scritta polipo(anzi polpo,chiedo venia!) e patate,anche lì non ho capito più nulla, e una seconda crocetta su menù-light è stata barrata.
 E poi ci sono state varie chiamate a cui non avrei dovuto rispondere, a cui ho saputo dire dei no quando dovevo dire sì e dei sì che dovevano essere no.Perchè io so di essere un gran genio nel  dare consigli e puntare dita quando si tratta degli altri, ma quando si necessita di essere giudici terzi e imparziali per sè stessi.. i mezzi probatori vengono truccati, e la sentenza è quasi mai oggettiva,perchè il dubbio rimane e i testimoni che sono chiamati in udienza sono sempre da una parte sola, la mia.
Tornando a casa c'è stato un giardino con due sdraio, un cielo stellato, una bottiglia di grappa al moscato e un pacchetto di marlboro traditrici, che hanno fatto sì che alle 2 di mattina fossimo ancora lì a raccontarci, a dirci cose "just for girls" e una consapevolezza che in fondo, comunque vada la vita ,ognuno di noi ha una sua storia unica e particolare, ma che comunque  va nella stessa direzione e nella stessa ricerca: la felicità.
E se Cameron Diaz in Vanilla Sky ha chiesto a Tom Cruise "cos'è la felicità?" e quest'ultimo non ha saputo rispondere, perchè era il suo ruolo nel film, in tanti credo non lo sappiano nella realtà per davvero.
Ci sono persone che, vuoi per il corso della vita che hanno fatto,vuoi perchè è la loro indole, si sono armate di un  velo sugli occhi per non vedere e  che pensano se non a sè stesse; perchè la scusa, che il loro iter è stato un continuo rimboccarsi le maniche e sgomitare per farsi uno spazio tutto proprio in questo mondo, è il miglior alibi salva-faccia. Ma così non vale!
E sparapanzata domenica pomeriggio su un letto ho capito. Ho capito che nel mio piccolo lo sono anche io, un "rimanda-qualcosa", non piaceri perchè sia di quelli belli che brutti io non so resistere, ma la sindrome di Peter Pan è bene lasciarla da parte, e imparare a crescere, perchè gli  adulti con la testa "sull' isola che non c'è" sono solo pericolosi, in qualsiasi ambito,lavorativo e sentimentale(amore e amicizai fanno parte della stessa famiglia): perchè le rughe che segnano il tempo sul nostro volto prima o poi ce toccano, persino a me che sono la talent scout di prodotti anti-wrinkle, ma che tanto prima o poi una mattina mi sveglierò e una maledettissima zampa di gallina intorno agli occhi mi verrà a trovare, e alloggiare a sbafo per sempre. Il problema sarà quando la maledetta chiamerà altre amiche a sistemarsi un po' ovunque sul mio viso, e come Leonida proverò a combattere, con entusiasmo(ma anche no!) e con tenacia: perderò,ma non sarà mai detto, almeno, che non ci ho provato..!
Ricapitolando ho fatto tutto l'esatto contrario di quello che avevo in mente, persino il vizio del succo d'ananas al mattino mi è stato concesso,che ovviamente è la parte meno tragica.
L'unico lato positivo che vedo, è che per fortuna, la matematica docet, ad attrarsi non sono i contrari,ma gli opposti. La differenza c'è.
 Tornando agli adorabili uomini rimanda-piaceri,se la sorte ha dotato la ragazza di intelligenza... permetterlo se ci si trova di fronte solo ed esclusivamente Tom Cruise! Una piccola "defaillance hollywoodiana" penso sia ammessa.. ;) !

Tua Titti

Nessun commento:

Posta un commento