giovedì 7 giugno 2012

La volpe sta all'uva come io sto alla Falabella(quindi mi attacco)

Eravamo io, la falabella(che con me ha nulla a che vedere), le Louboutin ( che invece qualcosa vorrei avere a che vedere) e poi tutto d’un tratto è arrivato, come d’incanto, Yves (che per fortuna negli armadi di mia madre si trova bene).
C’era una volta una volpe furba e presuntuosa… oppure : c’era una volta, o meglio, ci sono adesso io che non potendo comprare questa famosa borsa ho deciso che effettivamente non è granchè…
Lo scrivo perché è incredibile, ce l’hanno tutti, uomini informatevi! Volete far felice la fidanzata? Volete accalappiarvi una tipa? Volete far pace con la moglie? Prendetene e usatene tutti, che questo è il miglior rimedio degli ultimi mesi: segnatevelo, nome e magari anche costo, che non trovandosi negli scaffali del dìxdì ha un prezzo non indifferente..
Ma non sto scherzando, in tribunale non parliamone, è una gara a chi ha il colore migliore in pendant con il tempo, per strada sembra che le regalino perché ho visto ragazze averne una sulla spalla e l’altra a mò di sacchetto per la spesa, nel mio palazzo ci manca solo più il portinaio, che però è un gran macho e quindi si rifiuta, ma il dubbio secondo me l’ha avuto pure un po’ lui, perché la ramazzata alle scale con una falabella ha sempre un certo fascino...Ma il massimo l’ho toccato poc’anzi, quando la mia amica del bar si stava arrabbiando con suo marito perché invece di regalarle il modello più grande le aveva preso quello piccolo; io ho abbassato gli occhi, mi sono guardata allo specchio e un po’ tristanzuola, sospirando, ho elegantemente( a testa alta sempre, anche in questi momenti di evidente umiliazione) posato a terra la mia mitica “24h the bridge” classe 1989,  che avevamo regalato all’avvocato, perché all’epoca era il top, all’epoca.
A mio padre ho provato, così ma per ridere, a dirgli di questa novità eccezionale sul mercato mondiale e lui credendo si trattasse di cibo mi ha fatto capire che attualmente devo ringraziare che mi abbia portato da Los Angeles le famose cavigliere per la corsa a prova di gluteo tonico e a posto così.
Va bè, le mie cugine sono state le prime, ma già da mesi, e non una a testa, ma di ogni colore, perché giustamente lei, questa famosa Falabella, è come fosse l’accessorio da abbinare al tuo umore, se sei triste la usi nera, se sei allegra te la metti chiara, se sei rock la metti di pitone, se sei casual grigia e via dicendo. Poi ci sono state le mie amiche, tutte “falabellate” , e poi io che, solo per staccare ovviamente, tipo quel jack che era uscito dal gruppo, uso la borsa vintage di Ysl di mia madre (che secondo me è un gran pezzo, e soprattutto non mi è costata un occhio della testa). Yves la uso a volte di sera, perché in realtà di giorno, dopo l’addio a Miuccia che poveretta non ce la faceva più, ho comprato nel mio negozio di fiducia una sostituta che di Miucca però ne faceva 1/10, ma fa un gran figurone comunque. E’ un po’ grossa, lo ammetto, talmente che a pensarci, se sul fondo ci attaccassi due ruote, potrebbe diventare trolley.. e come dice mia madre: il genio è nella praticità delle cose. Ora, se lo facessi mi sembrerebbe un po’ eccessivo, mi sembrerebbe di sfidare le regole dell’equilibrio femminile, che anche se sono tagliata fuori dal mondofalabella, vorrei essere sempre definita una “bella signorina”, perchè la falabella ti fa,appunto,bella.
Qualche mese fa, quando Viola me la metteva sotto il naso, io le facevo spallucce, perché ai suoi giochetti non casco. Ieri però, quando Orsetta raggiante  mi ha detto che il suo fidanzato l’aveva “falabellata”, un po’ ci sono rimasta male, perché mannaggia, lei e io eravamo un sacco d’accordo che ormai era passata, che ormai era inflazionata, che ormai faceva quasi nerd mettersela. Ieri mi sa che ha cambiato idea. Sorrisone, descrizione stile Shakespeare che parla dell’amore per Giulietta, e io ascoltavo.
Sono tornata a casa e guardando la mia povera Yves, l’ho stretta fra le mie braccia, forte forte, e con un po’ di commozione l’ho rassicurata, che meno male che sono capricorno, fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella povertà e nella ricchezza, nella boutique e al mercato, al mare e in campagna, anche se un po’ fuori moda.. ma si sa, il vintage è quello che vale.
Ora, parliamo di cose serie:
Anyone vuole regalarmi una falabella?
La accetto di tutti i colori, di tutti i modelli, e anche usata (così continuo con la linea vintage),e assicuro che so dare soddisfazione nei ringraziamenti,soprattutto quando scarto un pacco che sembro la bambina posseduta da anime immonde di qualche film horror …
Maledizione!

Tua Titti

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