lunedì 18 febbraio 2013

Il fascicolo Landoni

Mi ricordo perfettamente il giorno in cui il signor Landoni si presentò da noi in studio.
Vestito di tutto punto, stile Lord inglese, con una "r" un po' moscia e una un po' aspra, riuscì a mettere in soggezione persino la segretaria, che quella manco una bomba sarebbe  mai stata in grado di scalfirla.
Landoni verso il quarto o il quinto appuntamento mi fu simpatico tutto d'un tratto,  quandò raccontò delle sue imprese in sud africa, che però solo lui riteneva fosse "sud africa", visto che in realtà si trovava  nei boshi vicino a Sanfrè, a cacciare fagiani. Fagiani che lui scambiava per aquile reali talmente temeva quell'aria minacciosa e ostile..(tipica da fagiano!) Però sì, in certi ambienti fa molto "cool"  pronunciare la frase " io amo la caccia", che lui per il mestiere e la classe sociale di provenienza  non potè mai esimersi; così per qualche fine settimana all'anno, per poter dire appunto" io c'ero e io amo ", faceva tutto questo cinema della caccia, tornando puntualmente a mani vuote.
Papà, che invece è un grande amante della caccia, e che in passato nel monferrato fu uno dei più stimati uomini della gran categoria "i cacciatori", provò subito un senso di tenerezza per l' amico Landoni, che mai sarebbe riuscito ad assaporare manco un minuto delle sue giornate " free caccia", e dunque con entusiasmo subito diede forma alla sua passione raccontando aneddotti al limite con il fantastico. Fantastico ma  in chiave legale, perchè col passare del tempo, l'avvocato non è più una professione ma uno stile di vita.
E il Landoni però, ricordo bene, che rideva, rideva, rideva tanto.
Verso il settimo appuntamento,  dopo aver dominato in Tribunale e ottenuto sentenza positiva in appello, il Landoni cominciò a parlare di cose più serie e progetti e società.
Morale: un bel giorno venimmo a sapere che Landoni era scappato non si sa dove, o forse sì, ma tanto era uguale, perchè in quel paese lontano lontano nessuno sarebbe  mai venuto a prenderti, e come un "furfante doc" aveva disperso le sue tracce.
Rimborso spese: sfumato. Parcella: sfumata. Utile del progetto: sfumato. Ricavi: sfumati.
Papà non è sfumato, ma svenuto.

Io apro il fascicolo, e grazie alla meticolosità di seguace3 ora so vita morte e miracoli di Landoni e famiglia. Compreso quel fetente di Preziosi.

- Buonasera collega. Come sta?
-Bene grazie Preziosi, lei?
-Sto venendo a Torino..è libera stasera?
-No è lunedì, gioco a tennis.
-Per una sera non si può liberare?

"Liberati!" Sento tuonare il boss, che da dietro stava spiando cosa stessi scrivendo al cellulare.( evviva la Privacy!)
Lo guardo biecamente e farfugio due piccoli insulti a mezza bocca.

- Certo Preziosi, volentieri!
- Così sottomessa non me l'aspettavo... scelgo io il ristorante o lei?
(neanche io mi sarei sognata di essere così sottomessa...ma ubi maior..)
- Scelgo io Preziosi. Il lunedì non è che ci siano molti ristoranti aperti...
- Perfetto collega..mi dica solo.. casual?
Quasi l'avrei mandato a quel paese, ma con il gufo dietro(il boss) per forza di cose ho dovuto essere gentile.
- Sì Preziosi, casual...
- 21.30 sono sotto casa sua allora...
- ma fai anche 20.15...che non stiamo andando a un pre serata disco dance.
Mi volto scocciata e il gufo-boss mi da ragione. " giusto giusto.."...
- Molto bene collega, ai suoi ordini..le squillo e scende?
- Ok grazie, a dopo.

Il boss esce felice dalla stanza: " e adesso lo incastriamo. adesso lo incastriamo, adesso lo incastriamo il maledetto!!! Ovunque si trovi..è incastrato!!!!!!!!!!"
Le seguaci con enorme giubilo gli sono andate immediatamente dietro facendosi raccontare il "magico piano d'attacco"... mentre io mi sto soffermando a pensare, che qua..l'unica incastrata, per il momento, è la sottoscritta.

Tua Titti




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