martedì 26 marzo 2013

Basta una caramella

Ma che posto è il Tribunale?
A volte me lo chiedo e non so trovare una risposta esatta, o giusta se vogliamo rimanere in tema.
Incontro visi sembre bui, rabbiosi, nostalgici, e i sorrisi sono sempre più parchi.
A volte credo sia un luogo sotto sortilegio. Un luogo in cui si perde davvero la speranza prima di entrare, perchè l'imparzialità dei giudici sembra essere scritta solo sul codice, ma non nella realtà.
Una ieri mi ha fermata inveendo contro il parcheggio perchè " se c'è scritto che è libero, deve essere libero, e io ho girato mezzora. E chissà quanto mi costerà!"
Io ho annuito perchè della stessa sorte ero stata investita pure io, ma ho pensato che sarebbe sicuramente stato più economico dei 2,50 euri all'ora di Via Perrone.
Oggi ho dipinto anche la mia faccia di un odio viscerale quando sono andata al primo piano e mi sono accorta di avere 107 persone davanti. Quindi nessuna chance di passare.
Ho chiamato mia cugina, la maggiore, e le ho detto che non sarei passata a trovare i bimbi con regalini annessi from Gardaland, perchè non vedevo la luce.
Due tizi hanno litigato urlando fortissimo.
E' arrivata la sicurezza.
C'è stato una sorta di insurrezione generale, sempre poco utile perchè la colpa come ci insegnano non è mai da una parte sola, e tutto è tornato come prima. Io ne avevo solo più 102 davanti.
E' entrato un avvocato con un cliente in lacrime. Dovevano aver perso una causa. Ma la speranza dell'appello sembrava essere l'arma migliore per l'avvocato che da difensore si stava trovando a doversi autodifendere.
Alla mezza ho decretato che oggi, visto il tempo, non era il momento di cercare la luce aspettando invano che i numeri sul tabellone passassero lenti.
Scendendo per le scale, una cretina è riuscita a darmi una spallata senza chiedermi scusa.
Ma la gente non sta bene.
Al gelo mi sono ritrovata su corso Bolzano alle prese con il cellulare che era senza batteria.
Ma come è possibile? Stamattina l'avevo caricato...Ma che sola!!!
E mentre cercavo di farlo resuscitare, senza risultati utili, mi sono trovata un braccio davanti: Occhio!!!!!
Mi sono voltata di colpo alzando la testa e ho avuto un face to face con una clio verdone, che manco pensavo ne esistessero ancora, con all'interno un signore dallo sguardo attonito.
Il tizio del braccio mi sorride e mi chiede se mi fossi tanto spaventata.
- No, in realtà avevo la testa altrove..ho visto le strisce e non ho guardato..
- Capita, anche a me spesso. L'importante non sia successo..una caramella? Non vorrei svenisse..
-Non svengo, comunque prendo la caramella. Grazie. Grazie infinite.

In quell'esatto istante, mentre meccanicamente stavo accettando la caramella, ho realizzato che senza accorgermene mi sarei potuta trovata, nell'arco di due secondi, stesa a terra, se solo..
Mentre guardavo la schiena di quell'uomo sconosciuto camminare a passi svelti in direzione opposta alla mia, ho avuto quel moto di sollievo e commozione per la bellezza del ventaglio di atti umani che ciascuno di noi potenzialmente possiede.
Forse anche il Tribunale potrebbe essere quel luogo non  così orrendo, se solo fossimo disposti a gesti più attinenti alla bontà che all'egoismo.
Personalmente mi è bastato un braccio salva-vita per tornare a sorridere, che il "bonus vir, adornato da quell'aretè di antica memoria" esiste ancora, o forse non è mai scomparso.

La caramella alla pera è la più buona caramella abbia mai mangiato in vita mia.

Tua Titti

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