martedì 9 luglio 2013

La ciurma

E' arrivata.
E' arrivata la nuova seguace, quella che ha l'aria da bambina indifesa e che in realtà appena apre bocca ha la lingua più tagliente di un'affettatrice.
Mi ricorda un serpente. Occhietti piccoli e viso stretto. Capelli lisci e biondicci. Insomma una piccola vipera.
33 anni, single, gioca a golf, conosce anche il cinese, ed è la figlia di un amico di amici del nonno. Una inserita nel senso.
Lavora per svagarsi, in realtà non le interessa la carriera forense. Seguace1 la odia, lei non sa il cinese e neppure giocare a golf. Ma dice che imparerà in fretta.
Stiamo ricomponendo la ciurma. Il boss ne è felice, seguace 1 furibonda, la segretaria dubbiosa e io ho già capito cosa mi aspetterà nei prossimi mesi: mal di testa.
"Questa barca deve continuare a veleggiare verso nord. Verso l'alto. Verso l'infinito."
Il boss lo ripete ogni ora. Io non ne posso più. Io butterei a mare tutti senza salvagente, senza pietà, eccetto il boss ovviamente, e me ne andrei.
Me ne scapperei verso un porto lontano e un faro luminoso.
I fascicoli sulla scrivania stanno ormai formando una sorta di torre di babele che però non da segno di debolezza. Divorzi e recupero crediti vanno per la maggiore. I divorzi sono in netto vantaggio, ma le statistiche danno come vincenti gli altri, i recuperi. C'è un cambio di variabile da tenere sotto costante controllo-dice Giorgino.
L'umore muta da crisi isteriche a crisi mistiche. Insomma sto bene.
Non riesco a giocare a tennis come vorrei. Ho la finale la prossima settimana e le gambe sento che non risponderanno più ai miei comandi scattanti. Mi appellerò al tribunale di qualche integratore speciale.
Ai matrimoni sono destinata ai tavoli "simpa", quelli "single", perchè con le coppie forse mi annoierei. A volte mi è venuta pure la malsana idea di chiedere a uno dei miei cugini di accompagnarmi, giusto così, giusto per non arrivare sola ed essere braccata da qualche cinquatenne brillante che inizia a farmi l'occhiolino in chiesa e termina con un approccio da polipo gigante durante i balli.
Di norma accampo una scusa o scappo. Preferisco scappare rifugiandomi verso l'angolo bar dove ho già fatto amicizia con tutti i baristi durante l'aperitivo. Mi sento più sicura.
L' allenatore di tennis mi ha chiesto se avessi problemi con l'alcol, io credo attulamente di averne di più col mio conto in rosso. Molto di più.
Stamattina in sala riunioni c'è stato il classico discorso del martedì sul periodo nero che la "categoria" sta attraversando. Bisogna fare dei tagli. Io ho subito pensato alla nuova seguace, il boss ha decretato che la prima cosa da buttare sarà la mia Nespresso. Le capsule costano troppo e noi ne abbiamo fatto un uso smisurato.
Sono svenuta. Della serie: toglietemi tutto ma non il caffè-io amo le arome della nespresso-lei è la mia bambina-se tagliate lei tagliate anche me( magari anche no, ma va bè..)
"Poi cambieremo anche i gestori telefonici, elimineremo il cellulare aziendale( io non l'ho mai posseduto comunque), e si tirerà la cinghia visto che i clienti non pagano.
Bisogna porsi degli obiettivi nella vita. Provare a unire l'utile al dilettevole. Piegarsi "ubi maior". Imparare da Ulisse che aveva sete di conoscenza. Immedesimarsi in Peter Pan e provare a volare. Confutare le tesi degli avversari come Socrate. Combattere ogni giorno come fosse l'ultimo, come gli eroi greci..."
Al quarantaseiesimo minuto della filippica è arrivata la segretaria ad annunciare che era arrivato un cliente.
 Un tizio americano, sulla sessantina, brizzolato e cicciotto. L'aria sveglia.
Sento il Boss che con l'accento piemontese sfoggia il suo fantastico inglese. Poi un telefona squilla. Seguace1 a rapporto.
Me la ghigno. Tocca a lei sorbirsi il petroliere americano.
Vedo un bip rosso sul modello 1998"avaya phone" poggiato sulla mia scrivania.
Con orrore alzo la cornetta e scuoto la testa.
" Vieni piccolo mozzo, c'e da appuntare! Veloce, ai posti di comando...".
Non rispondo neanche. Penso solo a una cosa: anche i mozzi possono ammutinarsi.
Da Torino è tutto, un maestrale si sta avvicinando minaccioso e un libeccio potrebbe iniziare a causare problemi nella zona sud est dello studio in cui sto per entrare.
Passo e chiudo.

Tua Titti

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